Vittoria per gli Americani

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01/11/2018

Vittoria per gli Americani

Piacevole sia in strada che sullo sterrato, la nuova Wrangler combina il carattere classico della Jeep® alle nuove ingegnose tecnologie del 21esimo secolo.

L'APPARIZIONE DELLA LUNA BLU, il passaggio della cometa di Halley e l'arrivo di una nuova Jeep® Wrangler. Cos'hanno in comune? Sono tutte cose molto rare. Questa nuova serie JL è la quarta Wrangler da quando questo nome è stato utilizzato per la prima volta nei tardi anni '80, sebbene il suo spirito sia cambiato molto: la grezzissima, durissima e praticissima Jeep® affonda le sue radici nel passato dall'originale serie CJ (Civilian Jeep®), essa stessa evoluzione dell'originale eroe di guerra Willys.

Jeep® non ha mai fatto grandi variazioni sulla ricetta iniziale del Wrangler. Riesce a dare il meglio di sé nel fuoristrada, con un'altezza di guida più elevata, degli sbalzi più corti ed un differenziale a bloccabile di ultima generazione.

E, nonostante tutto sembra ancora una Jeep®: stesso faro anteriore rotondeggiante (oggi con unità a LED adattivi), griglia anteriore con sette barre verticali, ammortizzatori separati e passaruota angolari.

Il parabrezza rimane sempre ripiegabile, le portiere sono ancora removibili, come anche il tettuccio, composto da alcune parti in tessuto e da tre pezzi più rigidi e resistenti, e inoltre c'è la possibilità di scegliere fra una versione con interasse ridotto a due porte o la classica quattro porte più lunga.

L'unica cosa che è cambiata è il desiderio di rendere la Wrangler più rifinita dei suoi predecessori, al punto che Jeep® si è decisa ad introdurre alcuni comfort, come la soppressione del rumore, alcuni accessori interni ed un kit di sicurezza per renderla più appetibile ai clienti cittadini.

Ora la guida sull'asfalto risulta silenziosa a velocità di crociera, attenuando abilmente il rumore del vendo e del suo turbodiesel 2.2 litri (un 2.0 benzina sarà disponibile successivamente).

Gli interni sono positivamente lussuriosi rispetto alle vecchie Wrangler, specialmente per un'auto pensata per le strade del Sahara. I materiali sono un delicato equilibrio fra qualcosa di resistente ma durevole e allo stesso tempo delicato al tocco, e possono essere scelte ben tre differenti grandezze per il fluido touchscreen della nuova console centrale, contemporaneamente progettata con cura e riempita da grossi e pacchiani dettagli.

Potete dedurre facilmente che il progettista abbia avuto coraggio, sia all'interno che all'esterno, e non solo con i 10 (o forse di più?) "easter eggs" nascosti nella macchina in memoria dell'originale Willys - una silhouette disegnata sul parabrezza qui, una linea nascosta lì…

È decisamente molto civilizzata per essere un'auto in grado di scalare le montagne come se fosse una capra, almeno finché non guadagnate velocità e vi ritrovate a faticare nel cercare di mantenere una traiettoria lineare con un volante sottodimensionato, senza considerare che gli pneumatici dalle enormi pareti laterali cominciano a scontrarsi con enormi rocce dalle angolature preoccupanti, rese addirittura scivolose dalla pioggia.

Quanto vi possa piacere la Wrangler dipende da quanto siete inclini al suo carattere da cowboy moderno, che un po' ricorda le canzoni di Springsteen. Se non siete un fan vecchia versione, potreste invece essere affascinati da quest'ultima generazione, grazie agli ammirevoli miglioramenti.

Dall'altro punto di vista, Jeep® ha dato ai suoi fan più irriducibili tutte le ragioni per rimanerle fedele; un'ottima mossa, visto l'arrivo della nuova MercedesBenz Serie G ed - eventualmente - di una nuova Land Rover Defender. Tutto ciò che piaceva alle persone della precedente generazione Wrangler è ancora qui, è piena zeppa di carattere ed incorpora perfettamente alcune innovazioni, rimanendo capace di andare fuoristrada ma facendo utili passi avanti in economicità e sicurezza.

In un mondo in cui quasi tutte le auto tentato di assomigliare ad un SUV, la Wrangler rimane un'autentica ed originale 4x4, ed anche immensamente

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