IN JEEP® ALLA RICERCA DI WAHROL

Auto Digest
01/11/2019

IN JEEP® ALLA RICERCA DI WAHROL



Una grande mostra diffusa su Andy Wahrol nella Valle d'Itria e il mare caraibico della Puglia sono un buon motivo per trascorrervi un periodo di relax e per un test come questo che ha voluto mettere a confronto due vetture costruite sulla stessa base ma con impostazioni e soprattutto motori diversi, una Diesel da 170 Cv in versione 4x4 hard, l'altra con un nuovo 1.4 Turbo a benzina da 140 Cv. La prima una Renegade nella sua massima espressione e accessoriatissima, tanto da costare di listino circa 45.000 euro, la seconda una Compass che si riesce ad acquistare a poco più della metà. Più di 2mila km da percorrere in autostrada più due migliaia sule strade del sud, con qualche escursione su sterrati, l'ideale per capire la sostanza e il valore di queste due auto nonché metterle a confronto e capire se è meglio il Diesel o il benzina.

LA RENEGADE



Bellissima da vedersi nel suo colore giallo brillante, davvero un grande successo la piccola Jeep® ben costruita a Melfi. Ovviamente i tanti esemplari che incrociamo sono per la gran parte dotati di allestimenti e motorizzazioni inferiori (ne abbiamo viste offerte a km zero per 14.900 euro...), la nostra 2.0 Diesel da 170 Cv è piuttosto rara! Una vettura molto particolare, comunque, con cambio automatico a 9 marce e programmi di elettronica specifica per il fuoristrada duro. Questo ovviamente comporta qualche sacrificio in termini di comfort e di consumo; infatti in alcune situazioni la vettura è piuttosto rigida e anche il comfort acustico ne risente viste la gomme allseasons offerte di serie. Il consumo, poi, in città e autostrada è piuttosto elevato e si registrano rispettivamente poco più di 8 km/litro e poco più di 10, mentre su strade extraurbane si riduce e se ne fanno anche 14/15. I 170 cavalli insomma si fanno sentire sui consumi ma non tanto nelle prestazioni, forse per un dialogo non perfetto con il cambio automatico a 9 marce e, soprattutto nelle lunghe salite, la vettura perde sensibilmente velocità e spunto mentre nei sorpassi è brillante e sicura così come per la tenuta di strada, freni e stabilità, molto buone per un fuoristrada che fuori dall'asfalto ci è parso avere possibilità illimitate grazie ai vari programmi (sabbia, fango, persino roccia) che ci hanno consentito di affrontare in scioltezza fondi molto impegnativi nei quali siamo fermati solo per non rovinare le gomme dato il previsto ritorno verso la redazione a Milano, ritorno che in autostrada ha rivelato un ottimo comfort e, restando nei limiti velocistici della ragionevolezza, un consumo di 8,5 litri per 100 km. Insomma, una vettura decisamente bella, ben costruita e rifinita, che nasconde, in questa versione, un'anima da fuoristrada vero. Ma se non dovete andare sulle Montagne rocciose, è più adatta una versione meno costosa con la semplice trazione anteriore, meglio se automatica e in allestimento Limited. Peraltro queste hanno un bagagliaio più ampio che nella versione 4x4 è penalizzato dalla meccanica integrale.

LA COMPASS



Dovendo scegliere una vettura per lunghe percorrenze sarebbe logico pensare a una Diesel. Ma perché privarsi dell'instancabile, impercettibile sonorità dell'alimentazione verde come nella Jeep® Compass 1.4 MultiAir da 140 cavalli, scelta in allestimento Limited. L'auto ha appena finito il rodaggio e, lasciata la Lombardia percorrendo la versante adriatica dell'autostrada A14, ci dirigiamo verso la Valle d'Itria, terra di masserie e trulli patrimonio dell'Unesco, dove raggiungiamo la "compagna di viaggio" Renegade. Martina Franca è la prima meta del soggiorno, alloggiamo nei Trulli Villoresi, il cui nome evoca le gesta di Emilio e Gigi Villoresi, assi del volante a bordo delle loro Alfa Romeo e Maserati. A Martina, dopo un giro per le boutique e dal raffinato antiquario gioielliere Antonio Bellanova, visitiamo la prima parte della mostra di Wahrol che prosegue poi a Mesagne e Ostuni. Altre tappe a Cisternino, Alberobello, Taranto e Fasano dove visitiamo il parco archeologico Lama D'Antico. La Puglia sa sempre stupire per varietà di paesaggio e offerta turistico culturale. La Compass mostra subito il suo comportamento sincero e confortevole anche affrontando il non sempre eccelso manto stradale delle caratteristiche ma strette vie di campagna costeggiate da muretti a secco e da quella tipica vegetazione della macchia mediterranea. Abbiamo già percorso mille chilometri in autostrada e, diversamente da quanto rilevato nell'uso in un percorso misto, la vettura ha evidenziato un consumo leggermente penalizzato dal suo peso (circa 1500 kg) ma soprattutto dal suo Cx.

A fronte di un dichiarato 14,7 Km/l, infatti, abbiamo rilevato un consumo meno generoso attestabile attorno ai 12,5 km/l. Ma questo lo avevamo messo in preventivo. A meravigliarci sono invece le finiture, l'ottima insonorizzazione, la strumentazione e la qualità d'insieme che i materiali utilizzati trasmettono agli occupanti, a partire dalla comoda selleria in pelle alle plastiche della plancia, raffinata e morbida al tatto. Display da 8.4 pollici, volante multifunzionale ed un buon infotainment completano un allestimento davvero ricco e di facile utilizzo. Nonostante l'abitabilità premium dei posti posteriori, va però evidenziata una capacità di carico poco più che discreta a causa di un'altezza non troppo generosa del vano bagagli sebbene il doppio alloggiamento ricavato nella parte destinata alla ruota di scorta (ormai optional su tutti i modelli) sia un ulteriore e ottimo spazio sfruttabile. Resta comunque invariata la possibilità di modulare lo spazio abitacolo/bagagliaio con l'abbattimento dei sedili e del bracciolo centrale munito - tra l'altro - di porta bicchieri/bottiglie. La Compass si districa molto bene anche nei vicoli dei piccoli centri, passando sotto lo sguardo incuriosito degli anziani residenti. Sarà perché forse in lei vedono una vettura di categoria ancora superiore? Grazie alle dimensioni generose e al ritrovato feeling stilistico con la sorella maggiore Grand Cherokee, infatti, l'auto mostra davvero spiccata personalità, soprattutto nel frontale, muscoloso ed accattivante. Un ultimo cocktail in riva al mare, a Taranto e siamo pronti a riprendere il viaggio, in prima classe Compass poiché il comfort è decisamente migliore di quanto offerto dalla 4x4 Trailhawk che però... ci avrebbe permesso di arrivare in riva al mare senza problemi... cosa comunque da noi vietatissima!

LA RENEGADE TRAILHAWK PUÒ VANTARE L'ESPERIENZA E LA TECNOLOGIA JEEP ® E SI È RIVELATA UN AUTENTICO FUORISTRADA INARRESTABILE GRAZIE Al PROGRAMMI SPECIALISTICI SELEZIONABILI SULLA PLANCIA (FOTO A DESTRA). È PIÙ ALTA DELLA NORMALE VERSIONE 4X4 E VANTA UNA MAGGIORE ESCURSIONE DELLE SOSPENSIONI. DI CONTRO SOFFRE UN PD' NEL COMFORT, ESSENDO NATURALMENTE PIÙ RIGIDA, E NEL CONSUMO ANCHE PERCHÈ SOTTO IL COFANO C'È II DUE LITRI TURBODIESEL DA 170 CAVALLI CON CAMBIO AUTOMATICO A 9 MARCE

L'INCONTRO FRA LE DUE JEEP® COSTRUITE SULLA STESSA PIATTAFORMA, UNA IN MESSICO L'ALTRA A MELFI DOVE PRESTO VERRANNO PRODOTTE ENTRAMBE ANCHE IN VERSIONE IBRIDA. IN QUESTA PROVA LA RENEGADE CON IL MOTORE TURBODIESEL 2.0 DA 170 CV E TRAZIONE 4X4 HA SODDISFATTO LE VELLEITÀ FUORISTRADISTICHE MENTRE LA COMPASS A DUE RUOTE MOTRICI CON 1.4 TURBO A BENZINA SI È MOSTRATA MOLTO CONFORTEVOLE E NON ESAGERATAMENTE ASSETATA DI CARBURANTE NONOSTANTE LA BRILLANTEZZA DEL PROPULSORE Scarica PDF