HA I CROMOSOMI DA VERA JEEP®

Auto
01/02/2019

HA I CROMOSOMI DA VERA JEEP®

Da molti mesi in cima alle classifiche di vendita tra i Suv compatti in Italia, la Renegade ha letteralmente sfondato le porte del successo commerciale. Quello che è il primo modello globale della Jeep® non ne aveva forse ancora bisogno, ma è stato comunque rilanciato a inizio anno con l’introduzione di due nuovi motori turbo a benzina. Entrambi prendono corpo da una base modulare che prevede una capacità di 333 cm3 per cilindro. Sono siglati T3 e T4 in funzione del numero degli stessi cilindri ed hanno, di conseguenza, una capacità rispettiva di 1 litro nel caso del 3 cilindri T3 e di 1.3 litri se si tratta invece del 4 cilindri T4. Quest’ultimo motore è disponibile in configurazione da 150 oppure 180 cavalli, con la trazione integrale e il cambio automatico abbinati esclusivamente alla variante più potente.

Per una prova più approfondita della nuova Renegade abbiamo avuto a disposizione la T4 1.3 con il motore da 150 cavalli, la trazione anteriore e il cambio DDCT a doppia frizione. In allestimento Business (28.100 euro), è probabilmente la versione più equilibrata della gamma, che prevede come abbiamo visto, un motore più economico ma anche uno più potente, la trazione integrale, senza comunque carsi dei turbodiesel di famiglia. Per quanto riguarda la linea, va detto che la rinnovata Renegade conserva la tipica forma squadrata che la caratterizza sin dalla prima presentazione. Di nuovo c’è una griglia a sette feritoie che avvicina lo stile a quello della Wrangler, insieme a luci a Led posteriori inedite e ruote in lega ora disponibili anche nella misura da 19” con l’equipaggiamento Limited. A bordo non può sfuggire l’originale disegno della plancia nella quale è inserito, davanti al sedile del passeggero, un maniglione che potrebbe essere utile non solo lontano dalle strade asfaltate. C’è ora più spazio per riporre gli oggetti, grazie anche a nuovi porta bicchieri e al vano per riporre gli smartphone. La strumentazione è di tipo classico, con contagiri e tachimetro analogici, ma al centro della plancia è presente un grande schermo da 8”4 per la gestione del sistema di infotainment. All’interno c’è una buona abitabilità per quattro persone ma non è da primato il volume di base di 315 litri dell’accessibile bagagliaio.

La posizione di guida è da Suv, con il piano di seduta piuttosto rialzato e il volante leggermente inclinato in avanti. La novità viene dal 4 cilindri sotto il cofano, che permette alla vettura di districarsi piuttosto bene in ogni circostanza grazie ai suoi 150 cavalli. Tra i pregi c’è una buona utilizzazione tra 2.000 e 5.000 giri, regime tipico di impiego anche nella guida in città. Le prestazioni rilevate sono discrete, con una velocità massima di 192 km/h e un’accelerazione da 0 a i 100 orari, ai nostri rilevamenti, di 9”67. Il consumo che abbiano riscontrato è invece di 11,3 km/ litro in autostrada e 9,3 in città. Il cambio montato sulla Renegade della nostra prova (disponibile come optional) era una doppia frizione a sei marce, con una funzionale gestione in modalità automatica e la solita, utile, possibilità di essere usato come un manuale.

Su strada, la nostra Renegade è apparsa molto meno rigida rispetto a prima affrontando le asperità della strada, soprattutto in fase di compressione degli ammortizzatori. Il livello di comfort è di conseguenza aumentato, anche se questo ha portato a un più sensibile rollio in curva. Caratterizzata da un comportamento prevedibile, ha una tendenza sottosterzante al limite. Lo sterzo, da parte sua, non è troppo leggero e permette un buon controllo della Jeep® in qualsiasi condizione, nonostante non sia molto diretto.

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