Jeep® Renegade Night Eagle

Guida SUV
06/03/2017
La gamma Renegade si amplia progressivamente, consentendo alla SUV yankee prodotta a Melfi di andare incontro alle esigenze di una platea via via più estesa di potenziali clienti. Nuovi motori e serie speciali accattivanti, come la nuova 75th Anniversary o la Night Eagle presentata a inizio 2016, rendono l'offerta Jeep® sempre più completa e interessante. UNA SERIE SPECIALE "ACCESSIBILE" Il motore d'ingresso nella gamma Renegade a trazione integrale è il turbodiesel common-rail da 120 CV adottato sull'allestimento Sport (piuttosto basico: ma a 25.400 euro è proprio un affare!) e sulla serie speciale Night Eagle oggetto della nostra prova, fornita di un equipaggiamento di serie più ricco, comprendente tra l'altro i sensori di parcheggio posteriori, i fendinebbia e il cruise control, mentre il navigatore satellitare e la verniciatura in colore speciale sono optional. Creata sulla base dell'allestimento Longitude, la Night Eagle è riconoscibile per i particolari estetici in grigio scuro satinato che caratterizzano i loghi Jeep®, la griglia anteriore, le cornici dei fendinebbia, le barre sul tetto e il logo dedicato. Particolari anche i cerchi in lega da 17 pollici di colore nero con pneumatici M+S, efficaci sullo sterrato e compatibili con !e ordinanze in vigore in Italia quasi sei mesi all'anno che prescrivono l'equipaggiamento invernale. La Renegade Night Eagle porta al debutto una nuova livrea opaca denominata Volcano Sand che si aggiunge agli altri tre colori disponibili: Carbon Black, Alpine White e Solar Yellow. Oltre alla specifica caratterizzazione estetica, questa serie limitata si contraddistingue all'interno per una ricca dotazione di serie che assicura un ambiente di guida confortevole e, al tempo stesso, tecnologicamente avanzato. Tra i contenuti di maggiore interesse si segnalano: volante multifunzione con corona rivestita in pelle, sedili in tessuto dark brown con regolazione lombare elettrica per il guidatore, radio UConnect con schermo da 5 pollici, climatizzatore manuale e il quadro strumenti completo di dispiay tattile TFT 3.5" dove sono rac- colte le informazioni del computer di viaggio in vari sottomenu facilmente accessibili. LINEA SIMPATICA, ABITACOLO FUNZIONALE Sulla Night Eagle la grinta dell'allestimento estetico ben si integra con la simpatia che esprime la carrozzeria squadrata di questo modello di grande successo in Italia, Europa e USA, concorrente naturale della Skoda Yeti che adotta la medesima fisionomia ma dispone di interni più versatili (sedili posteriori singoli e smontabili). Il posto guida rialzato e la disposizione ergonomicamente corretta dei principali comandi, insieme con la ricchezza di vani portaoggetti. rendono piacevole la permanenza a bordo; l'abitacolo è sufficientemente ampio, dietro si può viaggiare in tre per brevi tragitti, mentre due persone alloggiano comodamente. Il bagagliaio è abbastanza capiente (351 dmc) e dispone di fianchi regolari, che "assorbono" i rigonfiamenti dei passaruota. I rivestimenti paiono robusti sia per l'abitacolo sia per il vano di carico, ampliabile sfruttando il divano posteriore sdoppiato asimmetricamente e ribaltabile. UN TURBODIESEL "PACATO" Su strada il motore 2 litri da 120 CV si fa apprezzare più per la silenziosità che per le prestazioni: nelle salite più erte chiede di scalare marcia per ottenere un po' di sprint supplementare, visto che il peso di oltre 15 quintali a vuoto si fa sentire. Il cambio (manuale a 6 rapporti) dociie con rapporti ben spaziati, accompagnato da una frizione non troppo pesante, si mostra alraltezza. Va anche detto che le differenze rispetto alla variante da 140 CV non sono così marcate: la velocità massima è di 176 km/h contro i 182 del modello appena più potente e io scatto da O a 100 km/h viene eseguito in 9,6 secondi contro 9,5. L'assetto è valido, con sospensioni ben frenate pur in presenza di una notevole escursione di ammortizzatori e molle, indispensabile per garantire la necessaria efficacia in fuoristrada, vero terreno elettivo di tutte le Jeep ®. Qui entra in scena il sistema di trazione integrale a inserimento automatico Active Drive, che permette al guidatore di impostare una delle modalità disponibili (Auto, Snow, Sand, Mud) ruotando l'apposita manopola posta nella zona inferiore della consolle centrale così da ottenere la migliore motricità possibile in funzione del fondo stradale da affrontare, lasciando poi all'elettronica il compito di ripartire opportunamente la coppia motrice sui due assali. Premendo il tasto 4WD Lock viene anche bloccato il differenziale centrale, con la conseguenza di indirizzare su ciascun assale il 50% della coppia, senza successivi trasferimenti. Nelle situazioni più difficili si rivelano valide l'altezza minima da terra di 198 mm e gli angoli caratteristici favorevoli: 21 ° l'attacco, 23,5° il dosso e 32,1° l'uscita. La maneggevolezza nei percorsi più angusti è buona ma non eccezionale come testimonia il diametro di sterzata di 11,07 metri (10,3 per la Yeti). Bene la frenata, che si avvale di dischi anteriori ventilati da 305 mm e posteriori pieni da 278 mm. li consumo effettivo è un po' superiore a quello dichiarato, di 5,1 litri di gasolio ogni 100 km: in media si percorrono 15 km/litro il che, con il serbatoio da soli 48 litri, limita l'autonomia a 700 km e dintorni. Va anche detto che l'aerodinamica non aiuta la Renegade: la superficie frontale estesa, il muso verticale e l'altezza non trascurabile portano a un Cx di 0,36. Il gradimento raggiunto dalla Renegade ne fa un vero e proprio assegno circolare: inoltre il deprezzamento è moderato, il che consente agli esemplari usati di mantenere un elevato valore residuo. Scarica PDF