JEEP® RENEGADE 4XE

Quattroruote
01/09/2020

Con lei (la Compass) parte ufficialmente l’elettrificazione della gamma, che si completerà entro il 2022. Senza perdere di vista il leggendario Dna della Casa .

Una Jeep® che si attacca alla spina? Cortocircuito. Perché, da che mondo è mondo, le fuoristrada sono mezzi intimamente legati alla meccanica. Motori termici strabordanti di coppia, differenziali bloccabili, marce ridotte: tutto ciò che serve, in pratica, pertrarsi d'impaccio senza difficoltà nelle situazioni più scomode. E non crederesti che, con un sistema ibrido ricaricabile, si possano superare ostacoli come quelli disseminati sul percorso fuoristrada del proving ground FCA di Balocco.

Invece, quando le cose si complicano, la Renegade 4xe (da leggere quattro-per-e) Trailhawk non ti fa pesare i 200 kg in più che si porta appresso rispetto alla 2.0 Multijet. Si arrampica praticamente ovunque, guada specchi d'acqua (profondi al massimo 40 centimetri) ed è in grado di affrontare passaggi impegnativi con la stessa naturalezza della sorella a gasolio.

 

INTEGRALE A MODO SUO

II sistema, condiviso con la Compass, si compone di un motogeneratore che avvia il propulsore termico - un quattro cilindri turbobenzina FireFly con distribuzione MultiAir da 180 CV, che muove le ruote anteriori gli dà una mano in accelerazione e contribuisce alla ricarica della batteria. Sotto al piano di carico c'è poi un'unità elettrica da 44 kW (fornita dalla Gkn) con differenziale integrato, che invia il moto all'asse posteriore. In questo modo si riesce a regolare la coppia al retrotreno con grande precisione: un aiuto importante quando si tratta di superare i tratti più difficili. La batteria agli ioni di litio da 11,4 kWh è divisa in due parti: una occupa il posto tradizionalmente riservato all'albero di trasmissione, che qui non serve, l'altra è sistemata sotto al divano. Questa particolare configurazione, tuttavia, ruba quasi 19 litri al serbatoio e una ventina alla capacità del bagagliaio.

 

CARATTERE MUTEVOLE

Tre le modalità di guida selezionabili dai tasti presenti sulla plancia: all'avviamento, la 4xe si setta su Hybrid, con i propulsori che si gestiscono in totale autonomia. Premendo il pulsante Electric, invece, la Suv Jeep® dimentica il quattro cilindri e viaggia solamente impiegando l'energia della batteria, fino a 130 km/h e per un massimo di circa 40 km. La terza possibilità si chiama E-Save e torna utile se, dopo un lungo viaggio, si ha in animo di affrontare un percorso cittadino: si può scegliere se procedere a benzina, "congelando" così il livello di carica della batteria, o rifornire l'accumulatore fino all'80% della sua capacità, utilizzando il termico come generatore. C'è infine una quarta e inedita modalità di guida, selezionabile tramite la manopola del Selec-terrain: la Sport, che aumenta il carico sullo sterzo e rende più gagliarda la risposta del powertrain.

Nulla di rivoluzionario nel panorama delle plug-in, siamo d'accordo. Il bello, però, è che, nonostante la pletora di settaggi e la possibilità di scegliere fra due livelli di ricarica rigenerativa in frenata, la 4xe non mette in difficoltà neanche al primo approccio: a conti fatti, assomiglia molto a una Renegade a benzina con il cambio automatico. Volendo, i 240 cavalli a disposizione si sentono tutti: se si ha fretta, la meccanica ibrida risponde in modo brillante alle richieste di chi guida, pur con una certa rombosità del quattro cilindri in piena accelerazione. Assetto e sterzo, inoltre, mantengono un sapore turistico, cosa di cui peraltro sarebbe piuttosto illogico lamentarsi.

 

Anche perché una Renegade così ingolosisce soprattutto per il suo comportamento in altri ambiti. Un esempio? Il consumo medio (dichiarato) di oltre 45 km/litro. Per avvicinarsi a questi risultati bisogna tuttavia ricaricare spesso la batteria.

Tornando alla guida, mi ha convinto la modulabilità della frenata, classico tallone d'Achille delle ibride di qualsiasi genere: su questa Jeep®, invece, si riesce a dosare lo sforzo sul pedale con apprezzabile precisione. Il cambio automatico a sei rapporti, dal canto suo, potrebbe essere più dolce nell'azione, anche se, a conti fatti, non incappa in clamorosi errori di valutazione quando è chiamato a scegliere le marce. E in manuale si difende, nonostante l'assenza dei paddle non giochi a suo favore.

 

L'avvento dell'elettrificazione, che arriverà a cascata su tutta la gamma della Casa (Wrangler compresa) entro un paio d'anni, non ha portato sulla Renegade novità di rilievo dal punto di vista estetico. Ci si è limitati a dare leggeri tocchi di blu, oltre che sui loghi 4xe, anche sui badge Jeep® e sulle scritte con il nome del modello, collocate nella parte bassa delle porte anteriori.

 

TROVA LE DIFFERENZE

Nessun grande cambiamento nemmeno nell'abitacolo: le forme della plancia rimangono quelle di sempre (e il peso degli anni, a essere sinceri, inizia a farsi sentire), così come la disponibilità di centimetri, adeguata per quattro persone. Dietro il volante spunta però una strumentazione rivista, che accoglie un inedito display a colori da 7", prodigo d'informazioni. Così come il sistema multimediale Uconnect, dotato dell'ormai immancabile connettività Android Auto e Apple CarPlay (solamente via cavo, però), oltre che di una serie di menu legati al funzionamento del sistema ibrido e alla gestione dell'energia, visualizzabili in modo piuttosto chiaro sullo schermo touch da 8,4". II capitolo degli aiuti elettronici per la sicurezza, poi, si è arricchito del sistema che rileva la stanchezza del conducente (Drowsy driver detection, secondo il linguaggio del marchio): una première nella gamma Jeep®.

 

UNA WALLBOX TUTTA PARTICOLARE

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: le plug-in hanno senso soltanto se si è disposti a ricaricare spesso la batteria. E, di conseguenza, è bene che – a casa – questa operazione sia fattibile con una certa facilità. Per evitare di dover armeggiare tutte le sere con il cavo in dotazione all’auto, la Jeep® ha sviluppato assieme al provider di energia Engie Eps, un sistema fisso: si chiama easyWallbox, costa 399 euro e può essere installato senza bisogno di un tecnico. Di fatto è un normale cavo Modo 2 per la ricarica domestica che si fissa tramite tre tasselli alla parete del garage oppure anche in un posto auto esterno, visto che è resistente all’acqua. Poi, basta collegare la spina a una presa elettrica a muro e inserire il connettore nella vettura: la ricarica può così cominciare. DI base, la easyWallbox sfrutta la stessa potenza della presa domestica (2,3 kW), per riempire la batteria della Renegade o della Compass 4xe in poco meno di cinque ore. Volendo (ma c’è bisogno di un tecnico), la stessa unità diventa una vera e propria wallbox, che può erogare corrente a 7,4 kW: così, il tempo di ricarica scende sotto le due ore. Un aiuto arriva pure dalle app come la My Uconnect, per individuare la colonnina libera più vicina, avviare la ricarica e pagare direttamente dallo smartphone. Ed è pure possibile tenere sotto controllo diversi parametri dell’auto, oltre che impostare la temperatura preferita prima di salire a bordo.

 

Infine, una nota sul sito di produzione: proprio come la Compass 4xe, questa Renegade nasce sulle linee dell'impianto di Melfi, che si è di recente rimodellato per rispondere alle esigenze di un futuro sempre più elettrificato. Insomma, nella ricetta di queste sport utility ora c'è un pizzico d'orgoglio italiano in più.

 

 

“Il logo 4xe firmerà tutte le Jeep® elettrificate del futuro. La presa di ricarica è sistemata sul lato sinistro dell’auto. Messa alle strette in fuori strada, la Renegade ibrida non si trova mai in difficoltà: supera senza problemi pure gli ostacoli più impegnativi, proprio come farebbe una Trailhawk a gasolio.”

 

La sorella maggiore

Il powertrain ibrido plug-in muove anche la Compass. Sempre due i livelli di potenza 190 cavalli di sistema per gli allestimenti Business, Business Plus e Limited e ben 240 per S e Trailhawk. I prezzi (compresi fra i 42.650 e i 47.900 euro) sono naturalmente un po’ più alti rispetto alle versioni con motore termico, ma si può usufruire degli incentivi (da 3.500 a 6.500 euro)

 

TRAILHAWK

 

Motori

L4 turbobenzina

Cilindrata 1.332 cm3

Potenza max 132 kW (180 Cv) a 5.750 giri/min

Coppia max 270 Nm a 1.850 giri/min

Elettrico sincrono

Potenza max 44 kW

Coppia max 250 Nm

Pot. Max sistema 177 kW

 

Batteria

Agli ioni di litio, 11,4 kWh

 

Trasmissione

Trazione integrale elettrica

Cambio aut. 6 marce

 

Prestazioni
Velocità max 199 km/h

0-100 km/h 7,1 s

Consumo medio 45,5 km/l

 

Dimensioni e massa

Passo 257 cm

Lunghezza 424 cm

Larghezza 181 cm

Altezza 172 cm

Massa 1.770 kg

 

Prezzo

€ 41.500

 

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