A PROPOSITO DI WRANGLER

La mia 4x4
01/05/2018
A PROPOSITO DI WRANGLER

PENSAVAMO DI SAPERE QUASI TUTTO sulla nuova icona Jeep®, presentata lo scorso novembre a Los Angeles e già in vendita negli Usa. Wrangler serie JL, erede diretta di JK con molte novità ma la consueta coerenza, sembrava non avere grandi segreti da rivelare. Eppure, con l'approssimarsi del debutto europeo, scopriamo che di sorprese ce ne sono più del previsto. Paradossalmente — ed è questo l'aspetto filosofico che ne giustifica la presenza in questa rubrica — nel momento in cui i mercati si uniformano e i modelli si globalizzano, questa generazione di Wrangler pare esser destinata ad accentuare più che in passato le distanze tra nuovo e vecchio continente.

Talpa "autorizzata"- Le indiscrezioni sono state raccolte durante una sorta di “clinic test" riservato a clienti e utenti speciali, utile per avere opinioni e impressioni da utilizzatori non occasionali e magari aggiustare il tiro su scelte commerciali non ancora del tutto definite. Intanto, i punti fermi: debutto europeo con test drive dal 13 al 15 luglio in occasione del Jeep® Camp presso il Red Bull Ring a Spielberg in Austria, preceduto da presentazione stampa per l'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) nella stessa località.

Quattro cilindri e Selec Trac - Rispetto alle info preliminari di fine 2017, il primo dietro-front è sui motori: in Europa si partirà con il turbodiesel quattro cilindri 2.2 da 147 kW-200 CV e 440 Nm di Cherokee mentre l'annunciato 3.0 V6 turbodiesel da 184 kW-250 CV non sarà commercializzato per problemi legati alle norme sempre più restrittive sull'inquinamento. Ci sarà invece, successivamente al lancio, il 3.6V6 a benzina Pentastarda 210 kW285 CV e 352 Nm già proposto sull'attuale Wrangler JK e che negli Usa rappresenta per ora l'unica opzione. Ma se 11 si può scegliere tra il cambio manuale a sei marce e l'automatico a otto qui avremo, pare, soltanto il secondo per tutta quanta la gamma. Ancora nebbia, invece, attorno al 2.0 turbo benzina che seguirà: si parla di 198 kW-270 CV e 400 Nm e di una tecnologia semi-ibrida su cui (forse) sapremo di più a giugno con l'illustrazione del piano aziendale e possibili rivelazioni sull'orientamento di Jeep® in merito all'ibrido oltre che su Wrangler pick-up (JT), atteso nel 2019.

Trasmissioni in chiaro - Si sa già, invece, che arriverà la trasmissione Selec-Trac e dunque per la prima volta avremo una trazione integrale utilizzabile su asfalto con la posizione "4H Auto" che passa automaticamente da due a quattro ruote motrici secondo necessità", ottimale per i percorsi stradali scivolosi (tipo asfalto bagnato o nevischio) limitando il sovrasterzo in 2WD o il sottosterzo in 4WD. Confermati poi per Rubicon i blocchi ai differenziali anteriore e posteriore e la barra stabilizzatrice sganciabile elettricamente. Restando sul tecnico, sono sparite le crociere nei semiassi anteriori, sostituite da giunti omocinetici e grazie all'utilizzo di alluminio e magnesio per la carrozzeria e nuovi acciai per il telaio il peso medio è diminuito di un centinaio di kg. Listino in salita-Gli allestimenti saranno sempre Sport, Sahara e Rubicon sia per il modello tre porte sia per Unlimited. Lo stile si è affinato senza snaturare le forme come verificato ai Saloni ma ecco, per le omologazioni europee il paraurti anteriore sarà più sporgente e raccordato ai parafanghi rispetto alla versione USA che resta, come per JK, più accattivante. Saranno i prezzi, tuttavia, la vera nota dolente, con un aumento medio di listino che si aggira sui diecimila euro e quindi, presumibilmente, tra sette e dodicimila su versioni confrontabili con quelle di JK, non poco davvero per contenuti che pur migliorati non appaiono tanto rilevanti da sostenerlo. Scarica PDF