La Copertina Sbagliata

Auto Class Magazine Italia
01/03/2017
Dicono che non si debba giudicare un libro dalla copertina, ma tutte le volte che mi trovo in libreria, quei mattoni da migliaia di pagine e dagli altisonanti titoli che vogliono sapere di impegnativo ma che preannunciano tanto fumo e niente arrosto, non mi hanno mai attratto. Solitamente, dato che non ho più tantissimo tempo libero per sedermi in terrazza e sfogliare un bel romanzo, sono spesso tentato da quei best seller scritti a dieci mani, quelli che trovi addirittura negli autogrill. La nuova Jeep® Cherokee è esattamente come il primo caso, dato che sotto ad una copertina che è stata completamente rinnovata nel 2014, cela un fuoristrada che non è mai stato così vicino all'essere un SUV, e capace di mettere d'accordo la necessità di scalare il marciapiede davanti alla scuola dei vostri figli, come il sentiero che porta al vostro chalet di montagna. Impossibile non notare quel muso così controverso, ma superato lo stupore dovuto ad un design a dir poco audace, la Cherokee si presenta con generose dimensioni (4,6 metri di lunghezza e 1,8 dí larghezza) che possono ospitare cinque persone ed i bagagli utili ad una gita verso l'avventura. sedizione che festeggia i 75 anni di Jeep® è ben accessoriata e strizza rocchio ai "must have" che la vita di oggi ci impone, quali connettività con smartphone, sensori di parcheggio, videocamera posteriore, navigatore satellitare e tutta una serie di dispositivi che rendono la guida più semplice e soprattutto sicura, adoperabili tramite il nuovo display touch da 8,4 pollici. Salendo a bordo vengo accolto da comodi sedili in pelle, che offrendo una seduta molto alta ti rammendano che sei al volante di qualcosa di ingombrante. Il cambio è un automatico a ben 9 rapporti e nonostante risulti un po spugnoso, si comporta bene - ed è comunque sempre utilizzabile manualmente tramite la stessa leva. Ma se il Cherokee spiazza a livello di design, ciò che non può permettersi di fare è quello di lasciare dubbi sulle sue capacità fuoristradistiche, aspetto che, grazie alla buona altezza da terra ed alla trazione integrale sempre capace reattivo, soprattutto quando si è più decisi con l'acceleratore. Anche i consumi non mi hanno soddisfatto al cento per cento ed ho dovuto mettere mano al portafogli più di quanto pensassi, ma probabilmente la stazza e la trazione integrale permanente si pagano in questi termini. Alla fine delle due settimane di test, il mio giudizio non può che essere positivo, ma se mi fossi soffermato alla copertina e quindi al suo aspetto esteriore (cosa che peraltro, dopo qualche giorno viene completamente assimilato) non avrei mai avuto modo di scoprire che in realtà la nuova Cherokee è una píù che degna erede del modello che va a sostituire. Scarica PDF