JEEP® RENEGADE: ORA È TUTTA UN'ALTRA MUSICA

Auto Tecnica
01/08/2018

Il SUV compatto di Casa Jeep® si è rifatto il trucco introducendo i nuovi motori turbo benzina con potenziale da 120 e 180 CV

Nonostante il recente restyling, avvenuto a inizio 2018, che ha introdotto un abitacolo più spazioso e pratico, maggiore tecnologia a bordo e materiali più pregiati, la compatta SUV statunitense prodotta a Melfi si è --- novità nettamente più sostanziose.

Sotto il cofano, infatti, nella versione targata 2019 troveranno posto i nuovi motori turbo benzina a 3 e 4 cilindri con potenze da 120 a 180 CV, appositamente progettati per la massima efficienza nei consumi e le massime prestazioni tanto su strada quanto in fuoristrada. Per essere più precisi le nuove unità saranno un 1.0 litri tre cilindri da 120 CV e un 1.3 quattro cilindri con potenze di 150 oppure 180 CV che affiancheranno le ormai classiche unità turbodiesel Multijet con cubatura da 1.6 litri e 120 CV o da 2.0 litri e 140 o 170 CV. Nella silhouette degli esterni i maggiori cambiamenti hanno interessato un nuovo paraurti, nuovi fari a Led anteriori, fendinebbia inglobati nella zona inferiore, una nuova mascherina a sette feritoie verticali satinate, fari posteriori dal design tridimensionale e i nuovi cerchi in lega da 19 pollici mentre in abitacolo a esser maturati sono il comfort e la qualità percepita grazie all'introduzione di nuovi rivestimenti dei sedili, nuove finiture interne, nuovi materiali e un design più elegante. Migliorato, infine, anche il sistema Uconnect che raggiunge per l'occasione la quarta generazione e propone ora schermi capacitivi ad alta definizione da 5, 7 o 8.4 pollici con piena compatibilità con gli standard Apple CarPlay e Android Auto e la totale connessione tramite Bluetooth o porta USB.

Sotto pelle, infine, giace l'avanzato sistema di trazione integrale Jeep® Active Drive che in modo completamente automatico assicura il passaggio fluido dalla trazione integrale alle due ruote motrici a qualsiasi velocità e in base alle condizioni di aderenza. Una frizione a bagno d'olio modulabile alloggiata nel modulo di trazione posteriore utilizza un'elettronica sofisticata (e brevettata) per fornire la quantità di coppia adatta a ogni singola situazione di guida, anche su superfici a bassa aderenza e quando si chiede la massima trazione in accelerazione e in generale nella guida più sportiva. Il sistema Jeep® Active Drive Low enfatizza le prestazioni off-road portando il rapporto di riduzione al valore di 20:1 e aggiunge al Selec-Terrain (che offre quattro diverse modalità di guida: Auto, predefinita con disconnessione della trazione posteriore; Snow, modalità 4WD calibrata per il miglior controllo del sovrasterzo; Sand e Mud, modalità 4WD per la massima trazione a bassa velocità su terreni difficili) il controllo della velocità in discesa (Hill-Descent Control). Questa peculiarità si esprime ulteriormente nella versione Trailhawk, l'allestimento pensato espressamente per la guida off-road, con dotazioni specifiche stilistiche e tecniche.

Moltissimi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida come l'Active Emergency Braking, il Traffic Sign Recognition, il Lane Sense Departue Warning-Plus e il Forward Collision Warning-Plus.

In Italia, la nuova Jeep® Renegade sarà commercializzata dalla seconda metà di luglio e distribuita in una gamma completa composta da quattro allestimenti - Sport, Longitude, Limited e Trailhawk - una nuova gamma motori che prevede due nuove motorizzazioni benzina MultiAir III e due turbodiesel MultiJet II, configurazioni a trazione integrale o anteriore, e tre cambi (manuale a sei rapporti, automatico DDCT o a 9 rapporti). La nuova Jeep® Renegade MY2019 attaccherà il listino con un prezzo di 22.000 euro.

I nuovi motori turbo

Questa nuova famiglia di propulsori nasce con un unico obiettivo che è quello di coniugare buone prestazioni e consumi ridotti. Per ottenere questo importante risultato entrambe le unità sono realizzate interamente in alluminio così da assicurare la massima leggerezza. Il basamento cilindri, sviluppato in collaborazione con Teksid, è realizzato in lega d'alluminio pressofuso ad alta pressione. Per migliorarne la robustezza strutturale, è stata adottata una camicia in ghisa da 1,8 mm, rivestita esternamente in alluminio, per creare un "legame metallurgico" tra camicia e blocco. Dopo lo studio di diverse soluzioni di basamento motore, è stata selezionata un'architettura con sottobasamento per la miglior sintesi tra rumorosità, vibrazioni, peso e prestazioni strutturali. Sono stati individuati un alesaggio di 70 mm con un rapporto alesaggio/corsa pari a 1,24 e un dispositivo biella-manovella con offset di 10 mm che si traducono in una camera di combustione molto compatta che incrementa l'efficienza termica e in un'architettura biella-manovella con un'efficienza meccanica superiore grazie agli attriti minimizzati.

Sia nella variante a 3 cilindri che in quella a 4 cilindri adottano un'unità cilindrica fondamentale di soli 333 cm3, le valvole per cilindro sono 4, azionate però da un solo albero a camme in testa, l'iniezione è diretta di benzina per massimizzare l'efficienza volumetrica e la fasatura sfrutta il sistema MultiAir 3 di terza generazione così da gestire al meglio l'apertura e la chiusura delle valvole di aspirazione e ricreare un motore che in determinate condizioni si avvale di un basso rapporto di compressione. Passando al cuore del motore, la camera di combustione ha una dimensione molto compatta così da incrementare ulteriormente l'efficienza termodinamica, i condotti di aspirazione sono stati ridisegnati per innescare un forte moto turbolento di Tumble in camera di combustione - così da garantire una turbolenza dell'aria e una durata di combustione ridotta con una propagazione regolare della fiamma che si traducono in un'efficienza termica elevata e nel controllo della detonazione -, l'iniezione diretta di benzina è stata ulteriormente affinata, l'iniettore è stato posizionato direttamente sotto i condotti di aspirazione mentre la candela di accensione è stata installata perfettamente al centro della testata motore.

Sul fronte della sovralimentazione entrambi i motori, per ridurre al minimo il turbo-lag, si avvalgono di turbocompressori a bassa inerzia con valvola wastegate controllata elettronicamente, intercooler raffreddato ad acqua e installato direttamente a ri-dosso del propulsore in modo da azzerare le tempistiche di risposta ai transitori e di collettore di scarico direttamente integrato nella testata del motore per la massima efficienza.

L'esclusiva tecnologia MultiAir, inoltre, migliora l'efficienza di combustione mediante la regolazione continua dell'alzata e della fasatura delle valvole. II nuovo stadio di evoluzione MultiAir III ottimizza ulteriormente il controllo indipendente dell'apertura e della chiusura delle valvole di aspirazione: grazie agli specifici profili di camma di aspirazione e scarico, permette di miglio- rare l'efficienza a carico ridotto tramite il ricircolo del gas di scarico aprendo anticipatamente le valvole di aspirazione e enfatizzando, allo stesso tempo, l'eroga- zione ai carichi elevati tramite la chiusura ritardata del- le valvole di aspirazione. In pratica, la tecnologia MultiAir III consente di ridurre il rapporto di compressione reale, controllando il fenomeno della detonazione e migliorando sostanzialmente i consumi di carburante anche quando il motore eroga una potenza elevata. Infine, dal punto di vista delle emissioni i nuovi motori da 1.0 litri e 1.3 litri, che pesano rispettivamente 93 kg e 110 kg, sono pienamente conformi alla normati- va Euro 6D, misurata secondo il nuovo ciclo di omologazione WLTP e il nuovo test su strada reale RDE. Un risultato reso possibile in primis grazie all'adozione del GPS, il filtro antiparticolato obbligatorio per i nuovi motori benzina a iniezione diretta, e in secundis potendo contare su un ottimo lavoro svolto da tutti gli ingegneri nella verifica e nel collaudo di questi motori su un range di funzionamento a 360°.

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