“Così ho portato Jeep al vertice” la ricetta Manley e l’effetto Suv

Repubblica
12/03/2018
“Così ho portato Jeep al vertice” la ricetta Manley e l’effetto Suv


l marchio del gruppo Fca ha presentato le nuove Wrangler e Cherokee ma anche il super sportivo Trackhawk da oltre 700 Cv. Strategie da numero 1 Ginevra Notizie dal mondo dei Suv. Buone notizie, dai territori automobilistici sui quali il sole non tramonta più e, anche a Ginevra, illumina un panorama dove questi modelli sono protagonisti assoluti.

Accanto alle mirabolanti supercar e agli affascinanti concept, per la maggior parte rigorosamente elettrici, i Suv fanno forse meno notizia ma sempre più volumi e prestigio. A sottolinearlo c’è l’opinione di chi, come Mike Manley, numero uno di Jeep, ha beneficiato di questo trend che ha portato il suo marchio al vertice del successo in Fca, non solo nei mercati tradizionali, come gli Usa, ma anche nel resto del mondo a partire dall’Europa dove sono state presentate ora la nuova Wrangler e la nuova Cherokee.

«Wrangler è l’icona indiscussa di Jeep - dice il manager - e si giustifica anche solo per questo, ma la considero ora un’opportunità commerciale anche in Europa. Penso che avrà più successo che in passato per la sua immagine fortissima e perché il nuovo modello, con tutte le sue modifiche di progetto e di sostanza, è diventato ancora più adatto all’uso quotidiano. Comunque, nei mercati europei in generale il successo del marchio Jeep oggi si chiama Renegade e adesso anche Compass; quest’ultima poi è andata oltre le aspettative ovunque: dagli Usa al Brasile dove fa il 50 per cento del segmento».

Avere successo con i Suv sembra facile e anche per questo la concorrenza cresce giorno per giorno. Quindi per vincere non bisogna sbagliare nulla e, secondo Manley, la Compass è riuscita a competere con i marchi coreani (Hyundai e Kia), che secondo il manager sono il riferimento del segmento, grazie a un complesso di scelte azzeccate.

«Si può dire sia il modello giusto nel momento giusto - aggiunge Manley - che sfrutta l’onda positiva di quel segmento specifico ed è stato correttamente posizionato, come dimensioni e prezzo. Poi è merito anche del design perché lo stile, che riporta a quello della Grand Cherokee, conferisce una sorta di “premium look” che avvantaggia nei confronti di altri modelli meno sofisticati. Con la nuova Cherokee abbiamo fatto la stessa operazione nel design e nel posizionamento».

A Ginevra un altro fenomeno evidente è la progressiva affermazione della sportività anche in un settore, quello degli ex-fuoristrada, che non pareva proprio coerente con le alte prestazioni. Invece, accanto alla nuova Bmw X4 e ai tanti Suv-coupé, arrivano la Ford Edge ST fino all’eccessiva Grand Cherokee Trackhawk da oltre 700 Cv a confermare che oramai il regno dei Suv si estende anche al di fuori dei canoni tradizionali.

E il Manley-pensiero lo spiega così: «Sono convinto che la sportività nei Suv ha senso e anche modelli estremi come la Trackhawk non sono solo provocazioni o versioni spettacolari ma hanno un loro mercato, non grande nei numeri ma redditizio; questa versione rappresenta l’estremo superiore di Jeep che costa 100.000 dollari e compete con Amg, quindi non è una show car ma un prodotto vero per appassionati veri. Per quanto riguarda invece l’allargamento ad altri tipi di carrozzerie Jeep non farà versioni coupé perché non le riteniamo coerenti con l’immagine di marca: ricordiamo poi che in Fca ci sono Alfa Romeo e Maserati che sono molto più adatte a questo genere di modelli e noi stiamo particolarmente attenti a non creare sovrapposizioni di nessun genere fra i brand» Scarica PDF