La storia infinita

Il_Messaggero
27/03/2018
La storia infinita

INIMITABILE

GINEVRA. Direttamente da Los Angeles per affrontare il fuoristrada più duro, almeno nella fantasia della maggior parte di chi la comprerà per portarsela in garage, senza sfruttare le sue immense capacità, ma solo per guardarla e farla guardare. È la nuova Jeep® Wrangler che, dopo il debutto al salone californiano lo scorso dicembre, è sbarcata in Europa con atterraggio a Ginevra.

La Grand Cherokee non gliene voglia ma, anche se la versione Trackhawk ha un V8 6.2 sovralimentato da 700 cv che la fa accelerare da O a 100 km/h in 3,7 secondi e la porta fino a 289 km/h, la regina rimane lei: l'erede diretta della Willys del 1941, quella che più di tutte ne conserva lo spirito, la sostanza e soprattutto le fattezze.

DOPPIO PASSO. Lo stile infatti è ancora inconfondibile, con i parafanghi separati dalla carrozzeria, la ruota di scorta posteriore a vista, i fari rotondi e le 7 feritoie sulla calandra. La versione 2 porte è lunga 4,37 me- tri, la 4 porte arriva fino a 4,78 metri e parliamo di porte perché porte e non portiere sono: hanno le cerniere a vista, sono in alluminio e possono essere smontate così come il parabrezza può essere abbattuto in avanti e il tetto asportato in tre pezzi.

La struttura è sempre con la carrozzeria separata dal telaio a traverse e longheroni, ma per ridurre il peso anche il cofano, i parafanghi e altre parti come gli attacchi del motore sono in alluminio e il portellone ad apertura laterale è in magnesio. Decisamente più moderno l'abitacolo con la plancia che presenta una fascia colorata e ha al centro lo schermo da 5, 7 o 8.4 pollici del sistema infotelematico, completo di Android Auto e Carplay.

TIMBRO TRAIL RATED. La dotazione di sicurezza prevede l'allerta per gli angoli ciechi e il traffico trasversale in retromarcia, circostanza dove vengono in aiuto anche i sensori e la retrocamera. La parte più succosa riguarda ovviamente le capacità fuori dai nastri d'asfalto. Tutte le versioni della nuova Wrangler sono "Trail rated" ovvero hanno superato i test di validazione più duri. I numeri per gli specialisti sono un angolo d'attacco di 44 gradi, 27,8 gradi di dosso e 37 gradi in uscita con un'altezza libera da terra pari a 277 mm e una profondità di guado di oltre 760 mm. Le sospensioni rimangono ad assale rigido, avanti e dietro, con 5 attacchi al telaio. Due i sistemi di trazione integrale. Le versioni Sport e Sahara hanno il cosiddetto Command-Trac con scatola di riparti- zione e riduttore 2,72:1, la Rubi- con ha invece un riduttore con rapporto 4:1 a inserimento possi- bile anche in marcia e assali "heavy-duty" di nuova generazione oltre ai differenziali anteriore e posteriori bloccabili elettricamente.

BARRE ANTIROLLIO ATTIVE. Le sospensioni inoltre hanno le barre di torsione disaccoppiabili, così da incrementare l'escursione utile delle ruote. A richiesta si può avere anche il differenziale posteriore autobloccante e in più ci sono gli aiuti dell'elettronica per partire in salita e affrontare le discese. I motori disponibili sa- ranno il diesel 4 cilindri e il V6 3 litri da 260 cv e 600 Nm oltre ad un interessante 2 litri a benzina da 270 cv con sistema mild hybrid che fornisce coppia supplementare, recupera energia e permette il veleggiamento oltre allo stop&- start. Il 4 cilindri inoltre vanta di suo caratteristiche d'avanguardia come l'iniezione diretta a 200 bar con iniettore centrale, i pistoni raffreddati ad olio, l'EGR raffreddato e il collettore di scarico incorporato nella testata con il turbocompressore montato a ridosso, il più possibile vicino sia al collettore di aspirazione sia ai sistemi di post trattamento per offrire il massimo della risposta, dell'efficienza e della pulizia dei gas di scarico. Per il 2 litri il cambio è manuale a 6 rapporti, optional l'automatico a 8 marce che è di serie invece sul diesel. Per gli altri mercati ci sarà anche il V6 3.6 a benzina da 285 cv. In arrivo anche una versione ibrida plug-in mentre pare ormai sicuro che ci sarà anche la versione pick-up alla quale Jeep® pensa da 15 anni, come dimostra il concept Gladiator mostrato per la prima volta nel 2003. Stando alle indiscrezioni, dovrebbe chiamarsi però Scrambler e arrivare nel 2019, poco prima della Grand Wagoneer, il nuovo grande Suv di Jeep®. Scarica PDF