IL RITORNO DEL GLADIATOR

Elaborare 4x4
01/07/2020

Eccezionale test drive di un Wrangler JT Gladiator 2020 elaborato dalla Rock’s 4x4, grazie alla quale abbiamo potuto provarlo con grande anticipo, prima della distribuzione della versione ufficiale, che sarà commercializzata entro fine anno, come riferimento dall’Ufficio Comunicazione FCA Jeep® Italia

Alla presentazione ufficiale del Jeep® Wrangler IT Gladiator tenutasi lo scorso luglio 2019 a San Martino di Castrozza UN), per la regione EMEA (Europa-Medio Oriente Africa), due esemplari "open ah" allestiti dalla Mopar per la straordinaria occasione avevano attratto addetti ai lavori e appassionati provenienti da tutto il mondo, rimasti però a bocca asciutta, come noi, per l'impossibilità di testarli. Da allora ci era rimasta la curiosità di constatare come le eccellenti qualità in strada e fuoristrada apprezzate su tutte le versioni Wrangler a due e quattro porte, avrebbero avuto conferma con dimensioni maggiorate di passo e lunghezza totale. La presenza a Los Angeles, California, della sede americana dell'azienda italiana Rock's 4x4 ha fatto sì che l’ingegnerizzazione, la prototipazione e la produzione dedicate al Gladiator iniziassero con i tempi di distribuzione per gli USA, a tutto vantaggio di un catalogo per l'Europa già pronto per l'importazione parallela e in seguito per quella ufficiale. il grande successo americano dei prodotti di protezione e assetto della Rock's 4x4, condotta dal brillante titolare Fabrizio Venturini, è motivo di orgoglio e vanto italiano.

ESTERNI - In bella mostra al parcheggio, punto d'incontro e partenza per la nostra giornata di prova, il robusto Wrangler JT Gladiator rosso fiammante, firmato Rock's 4x4 sugli sportelli anteriori, attira curiosi e appassionati che si fermano, ammirano e fotografano le grandi proporzioni e l'insolito cassone di un Jeep® che in Italia si vede per la prima volta in circolazione. Equilibrato e ben dimensionato nella preparazione, non appare un mezzo elaborato grazie al design armonico della componentistica prodotta dalla Rock's 4x4, che sempre abbina robuste e performanti soluzioni a uno stile che si integra perfettamente con le linee del mezzo di serie. A conferma di quanto appena detto, il paraurti anteriore dedicato Stealth in acciaio è magistralmente raccordato alle linee del muso e dei parafanghi. Avvicinandosi poi ci si rende conto della straordinaria realizzazione, dove nulla è stato trascurato.
Considerando i particolari, la prima cosa da notare sono le pieghe, che non hanno solo valenza estetica, ma danno nervatura alla superficie, in modo da ottenere robustezza senza ricorrere a una struttura interna di rinforzo, a tutto vantaggio del peso contenuto. Su questo paraurti non sporge nulla, neanche il robusto tubolare bullbar, mentre nascosto alla vista e allo stesso tempo protetto come in un guscio trova alloggiamento un winch della Forcome da 12.000 lbs, con cavo tessile Dyneema.
Anche il guidacavo perfettamente occultato dal portatarga meccanico non fa sospettare la presenza di un verricello. Nei baffi laterali del paraurti, che riprendono angolazione e dimensioni dei parafanghi anteriori, sono inserite due coppie di efficaci fendinebbia della Osram e ai lati della parte centrale due viti speciali di colore rosso ricordano l'ormai noto sistema Rock's 4x4 di ganci heavy duty montabili solo se occorre. Per una migliore irradiazione di luce in notturna, in prossimità dei montanti del parabrezza, su due staffe Rock's 4x4, una coppia di potenti fa retti a LED Osram garantisce una perfetta visione.
La fiancata s'impreziosisce poi di un sottoporta protettivo, che raccorda le diverse larghezze degli iconici parafanghi trapezoidali, da sempre "firma" stilistica di casa Jeep®, con fori di alleggerimento su tutta la superficie, predisposta per l'illuminazione under, rail con i LED Rock's Light. La copertura del cassone, in tinta con l'hard top di robusta tela nera, avvolgibile, con barre di rinforzo della Rugged Ridge, permette in pochi istanti di passare da tutto chiuso ad aperto senza ingombri. Al posteriore è rimasto tutto di serie, dalla forma rettangolare dei gruppi ottici a LED che richiama quelle adottate in origine dai "trucks" commerciali americani, a partire dal Wrangler CJ, al paraurti da offroad heavy duty in acciaio, compreso nell'allestimento Rubicon.

La proposta per gli interni della FCA Jeep® è già collaudata sui Wrangler JL e il suo stile unico e distintivo non è stato "profanato" dalla Rock's 4x4. Bella e funzionale la plancia con tutti i comandi in posizione accessibile e intuitiva: la linea sportiva è comunque elegante e il comfort e la connettività multimediale sono all'avanguardia. Dal sedile di guida le leve del cambio e del riduttore sono comodissime e a portata di mano, come i comandi del sistema ESS (Engine-StartStop) e quelli per l'offroad, di cui quelli dei blocchi e della disconnessione della "sway bar" (barra stabilizzatrice) sono evidenziati in rosso vivo. II touchscreen da 7" (a richiesta anche da 8,4"), inserito nella parte centrale del cruscotto, è dotato della quarta generazione del sistema UconnectTM.
Su questa versione Rubicon del JT il quadro strumenti, con un display a LED TFT da 3,5", offre la possibilità di scelta tra oltre 100 modalità di configurazione, alcune interessanti per le informazioni sulla guida in fuoristrada. Immancabile la storica e utile maniglia davanti al passeggero. I sedili, concepiti per il massimo comfort sia durante lunghi trasferimenti stradali sia nel fuoristrada impegnativo, offrono un'eccellente tenuta laterale, sono rivestiti di pregevole tessuto resistente, adatto agli usi intensi, soprattutto in configurazione "open air", tutto aperto, e sono arricchiti dalla scritta "Rubicon" ricamata in rosso come le impunture. In particolare, i sedili posteriori hanno un sistema esclusivo che li blocca, per mettere in sicurezza il carico dietro lo schienale, e possono essere ripiegati per aumentare lo spazio disponibile. Come detto la Rock's non ha ritenuto d'intervenire nell'abitacolo e ha solo protetto il pavimento con i tappetini in gomma della Mopar, che ha dedicato al Gladiator più di 150 esclusivi "Authentic Accessories" e "Jeep® Performance Parts".

MOTORE E TRASMISSIONE - II motore Pentastar V6 a benzina da 3,6 litri di questo Gladiator Rubicon in prova è riservato purtroppo al mercato extra Europa e Medio Oriente. Da noi invece sarà disponibile solo il 3 litri EcoDiesel V6 turbo da 260 CV e 600 N m di coppia, comunque un propulsore di tutto rispetto. Da quando la FCA USA lo ha migliorato, il V6 Pentastar offre prestazioni brillanti e coppia subito pronta, ottima per l'uso offroad, con consumi contenuti, record di categoria.
Invariati i suoi 285 CV di potenza e i 352 Nm di coppia, con una curva di erogazione migliore rispetto alla prima versione, tanto da non esigere particolari attenzioni per aumentarne la performance. II motore spinge il pick-up a 100 km/h in soli 8,6 secondi e permette una brillante fluidità di guida su strada. La trazione integrale, dotata sulla versione Rubicon del sistema 4x4 Rock-Trac sulla scatola di rinvio, ha un rapporto "4L0" (ridotte) pari a 4:1, è abbinata al cambio automatico a 8 marce, consentendo un rapporto di massima riduzione pari a 77,2:1, e coni blocchi elettronici dei differenziali Tru-Lock facilita il superamento di ogni ostacolo. I tecnici della Rock's 4x4 hanno scelto il modulo Z Automotive Tazer JL Mini (Z-TZR-JLM), nella versione italiana, per il rapido settaggio di qualsiasi parametro differente dalla serie, come le dimensioni delle ruote o i rapporti del cambio e molto altro, soprattutto per le prestazioni in fuoristrada.
Per il “respiro” del propulsore un filtro aria a tendina della K&N migliora l'aspirazione.

ASSETTO - Il titolare Fabrizio Venturini ha scelto la sfida più insidiosa per mettere alla prova i prodotti italiani presso la sede della Rock's 4x4 USA, cioè rendere più performante l'allestimento di punta Rubicon del Gladiator e sottoporlo al giudizio nella sua terra d'origine. 11 risultato è notevole: l'azienda romana ha progettato un sistema sospensivo tale da far dimenticare che si è alla guida di un pick-up da 5,48 m di lunghezza e con ruote da 37". Ancor più straordinario il fatto che è tutto disponibile e già a catalogo ancor prima della commercializzazione del Wrangler JT Gladiator in Europa. In particolare, gli ammortizzatori monotubo a gas, progettati per soddisfare capacità di carico pesante e prestazioni on e offroad del più versatile dei pick-up, con regolazioni efficaci e dotati di serbatoio esterno, offrono alla vista una superba cura nella realizzazione. Le ruote, da 32" di serie, ora sono da 37"e richiedono più spazio, ottenuto con un rialzo delle molle di 50 mm tramite spessori dedicati della Rock's 4x4. La scelta di cerchi e pneumatici, dettata da canoni estetici e prestazionali, è ricaduta su dei Fuel Covert Wheel Satin Black in alluminio da 17x9" ed ET+1, dotati di un beadlock di colore rosso, in tinta con la carrozzeria, e sui BFGoodrich Mud-Terrain KM3 37x12.50 R17. A seguito del rialzo e dell'aumento della stessa marca. Gli assali diametro delle ruote, sono anteriori e posteriori Dana stati montati i puntoni fissi 44 Heavy-duty di terza rinforzati della Teraflex e un ammortizzatore di sterzo rinforzato della Rock's 4x4 dotato di un rilocatore della stessa marca. Gli assali anteriori e posteriori Dana 44 Heavy-duty di terza generazione hanno nuove coppie coniche da 4.88 della Spicers, rispetto alle 3.73 di della serie.

UN ANIMALE FURIOSO - Dopo aver ammirato il Jeep® Wrangler JT Gladiator alla sua presentazione ufficiale dello scorso luglio 2019, l'attesa di testarlo è sembrata interminabile. Poi finalmente Fabrizio Venturini, titolare della Rock's 4x4, ci ha fatto provare un JT da lui elaborato e per di più con l'allestimento Rubicon, più performante di quello di serie. ll Gladiator è proposto dalla FCA Jeep® Division come un pick-up dalle medie dimensioni... ma risulta tale solo se paragonato agli enormi trucks che circolano negli States, perché qui da noi appare veramente grande, robusto e distintivo in qualsiasi particolare che lo riconduca allo storico marchio Jeep®! Il primo approccio col mezzo è su strada, durante il trasferimento alle location destinate al test drive. Guardo gli specchietti retrovisori e sembra non finire mai: il telaio in acciaio è più lungo di 78,7 cm rispetto a quello di un Wrangler JL a 4 porte e il passo è allungato di 49,2 cm. Dopo pochi chilometri la guida facile e intuitiva, grazie al nuovo assetto, ci permette già di prenderci qualche confidenza sul misto veloce e su tratti autostradali, ovviamente a velocità consentita! Sullo sterrato si procede sul velluto e la prima prova consiste nel testare il comportamento del JT portandone al limite la tenuta con assetto rialzato e modificato, su un terreno sconnesso e imprevedibile: un grande campo appena falciato fa proprio al nostro caso e, avuta l'autorizzazione del contadino, cedo i comandi a Fabrizio, che, conoscendo già il mezzo, lo può spingere al massimo da subito. Al posto del passeggero ho l'occasione anche di percepire indirettamente le reazioni e constato il grande comfort dei sedili e dell'abitacolo. Gran "manico" Fabrizio! La sua esperienza nelle gare di velocità offroad è impressionante, mentre si esibisce in traversi, sotto e sovrasterzo, cercando la crisi di tenuta; ma non c'è niente da fare, il Gladiator è un go-kart, stabile e senza rollio. Spettacolare! Torno ai comandi: l'intenzione è quella di simulare un'escursione con diverse situazioni critiche di fuoristrada, come i twist profondi, che pensavo potessero mettere in crisi un passo di 3.854 mm, mentre invece vengono superati senza problemi grazie alle notevoli escursione e compressione massime consentite dall'eccellente lavoro sospensivo by Rock's 4x4; anche il distacco ruota non crea alcuna difficoltà e la conseguente perdita di trazione è compensata immediatamente dal superbo controllo elettronico. Non costituiscono un problema nemmeno i canaloni, i passaggi in laterale, le ampie fangaie con profonde tracce di ruote di trattore o i guadi insidiosi, tutti affrontati senza mai un'esitazione. Attraversando profondi corsi d'acqua abbiamo voluto mettere alla prova anche la tenuta della copertura del cassone e li abbiamo affrontati a tutta velocità per arrivare a sommergere completamente il 4x4, ma non c'è stato verso di far penetrare anche la più piccola goccia dalla robusta struttura in tela. Infine, sullo sterrato veloce abbiamo testato il controllo con una guida rallystica e il "nostro" Gladiator by Rock's 4x4 stato sempre imperturbabile, continuando a regalarci divertimento puro. Tuttavia conosciamo bene Fabrizio Venturini e sappiamo che ambisce sempre a qualcosa di più: infatti sta già progettando una serie di accessori per usi gravosi, per sport ed escursionismo, al fine di raggiungere una versatilità completa del JT, per qualsiasi esigenza.

 

  • Minimi ingombri per massimo spazio di carico (fino a 725 kg) con il cassone in acciaio di 1,52 m. In massimo 10 secondi si apre o si chiude la copertura in tela.
  • I sottoporta in acciaio raccordano perfettamente le differenti larghezze dei parafanghi: stile e protezione.
  • 285 CV la potenza massima.
  • Differenziale anteriore tru-lock con blocco elettronico.
  • Lunghezza di 5.487mm con passo di 3.485mm: sono dimensioni in teoria proibitive per twist su canali profondi, ma l’eccellente lavoro dell’assetto lo fa diventare un gioco da ragazzi.
  • Rialzo con spessori molle da 50mm della Rock’s 4x4.
  • Puntoni fissi anteriori/inferiori rinforzati dell’americana Teraflex.
  • Il kit rilocatore della barra di sterzo e l’ammortizzatore rinforzato garantiscono nuova geometria e soprattutto assenza di vibrazioni dopo l’adozione di ruote da 37”.
  • Granitiche coppie coniche della Spicer da 4.88 (3.73 di serie) ottimizzano il rapporto di trasmissione a fronte del diametro ruote maggiorato di 5”.
  • Superba realizzazione degli efficienti ammortizzatori monotubo a gas con serbatoio separato by Rock’s 4x4.
  • 70 cm: corsa totale delle ruote.

SCHEDA TECNICA DI SERIE

  • MOTORE: ATX 4RM, 6 cilindri a V, a benzina; cilindrata: 3.605 cc, potenza max: 285 CV (209 kW) a 6.400 giri/min; coppia max: 352 Nm a 4.100 giri/min; alesaggio x corsa: 96x83 mm; distribuzione: 4 valvole per cilindro; rapporto di compressione: 11,3:1; alimentazione: iniezione elettronica sequenziale.
  • TRASMISSIONE: trazione: integrale; cambio: automatico a 8 rapporti; scatola di rinvio: sistema 4RM permanente a HD Rock-Trac4,1:1; rapporto max di riduzione: 77,2.
  • DIMENSIONI E PESO: lunghezza: 5.487mm; larghezza: 1.877 mm; altezza: 1.872 mm; altezza da terra: 280 mm; passo: 3.485 mm; peso a vuoto: 2.245 kg; carico utile max: 725 kg; capacità di traino; 2.722 kg; capacità serbatoio carburante: 83,4 l; angoli caratteristici; attacco 43,4°, uscita 26°, dosso 20,3°; capacità di guado: 760 mm.
  • PRESTAZIONI: accelerazione 0-100 km/h: 8,6 s; velocità max: 156 km/h (autolimitata).

CI PIACE: Il potenziale di un Wrangler evoluto, con grande capacità di carico, tanto spazio e infinite possibilità di allestimento e utilizzo; si viaggia sul velluto su qualsiasi fondo.

NON CI PIACE: Il prezzo elevato dovrebbe comprendere anche la protezione antigraffio per l’interno del cassone, disponibile invece come optional.

UN PO’ DI STORIA – Nel 1947 il Willys Overland è il primo pick-up a quattro ruote motrici da una tonnellata, su base CJ-2. Diversi furono i modelli Jeep® che lo seguirono, andando incontro soprattutto alla richiesta del mercato statunitense, da sempre sostenitore di questa tipologia di 4x4: l’FC-150 e 170 (1957-1965), il Gladiator serie J (1963-1987), il CJ-8 Scrambler (1981-1985) e infine il Comanche (1986-1992). A distanza di 27 anni torna a soddisfare la crescente richiesta di mercato nel segmento pick-up il Wrangler JT Gladiator, unico a offrire la trasformazione “open air” e doti fuoristradistiche di assoluto riferimento.

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