GOLDEN EAGLE

Elaborare 4x4
01/05/2018

GOLDEN EAGLE

 
L'aquila di mare dalla testa bianca o Bald Eagle è il simbolo degli Stati Uniti d'America dal lontano 1782. Quella dorata, la Golden Eagle, è stata invece il simbolo dei Jeep CJ5 e CJ7 alla fine degli anni Settanta, diventando un oggetto di culto anche In Italia. Per rivivere il mito di quel periodo Matteo Castelli, titolare e mente vulcanica della Mattouno, ha pensato di vestire un Wrangler Unlimited Rubicon dei giorni nostri con la storica livrea dell'epoca: stesso colore Gold e stessa aquila, ma aggiungendovi un contenuto tecnologico all'avanguardia, che migliora ulteriormente le performance e l'affidabilità del 4x4 americano. Il Golden Eagle Unlimited è a tutti gli effetti una showcar, che Matteo esibisce per mostrare il meglio degli accessori e dei prodotti dedicati al JK che commercializza sul nostro territorio.

 

Bello e bravo

Questo Rubicon è bello ed elegante nella sua nuova livrea, dove spiccano i particolari verniciati in oro. È anche imponente quanto basta, ma senza esagerare, con I pneumatici da 35x12,50 sui cerchi da 17" e con l'assetto rialzato di 2". Salire a bordo è facilissimo, a dispetto dell'altezza da terra, grazie alle nuove pedane laterali che scendono automaticamente non appena si apre una portiera, per poi rientrare "magicamente" non appena si chiude; Inoltre, niente paura di restare imprigionati dal marchingegno, perché basta un piede o un pacco incastrato per arrestare il movimento della pedana. Questo Rubicon Unlimited del 2010 è dotato di motore 2.8 turbodiesel da 177 CV e cambio automatico. Il 4 cilindri tira bene in accelerazione, è brillante e non patisce le ruote generose. Le marce entrano al regime giusto, senza scompensi causati dal differente rapporto finale dovuto ai nuovi pneumatici. II passo lungo è un pregio sullo sterrato e sui tracciati veloci in genere, perché si dimostra stabile in rettilineo e ha reazioni progressive e prevedibili in curva, che non mettono in difficoltà neppure quando si forza l'andatura. Insomma, il divertimento non manca davvero con questo JK e inoltre aumenta man mano che si affrontano i tracciati più hard. Le sospensioni lavorano bene "copiando" fedelmente il terreno; il telaio è ben alto da terra e anche le pedane elettriche, in posizione di riposo, non ostacolano nei passaggi tecnici. Gli pneumatici Hankook, con battistrada MT e disegno Maximum Traction, offrono un buon grip e permettono di superare pendenze notevoli anche su fondo a scarsa aderenza. I blocchi al 100% dei differenziali anteriore e posteriore, di serie, sono indubbiamente un bell'aiuto e garantiscono una grande tranquillità quando si vogliono affrontare tracciati sconosciuti e non preparati. Pur non sfoggiando una preparazione estrema, questo Golden Eagle soddisfa in tutte le condizioni di guida off-road, rimanendo oltretutto perfettamente godibile anche sull'asfalto; su quest'ultimo però bisogna porre attenzione nelle condizioni di scarsa aderenza, su bagnato o su brecciolino, perché su strada si viaggia con la sola trazione posteriore. II Golden Eagle Unlimited è in sintesi un 4x4 totale, che può essere usato tutti i giorni esattamente come un qualsiasi Wrangler, ma che messo alla frusta in fuoristrada non si arrende davanti a nulla; soprattutto non accusai due grossi difetti della versione di serie, ovvero gli angoli di attacco e di dosso insufficienti per muoversi con disinvoltura in off-road.

 

ESTERNI E INTERNI

L'oro è il colore dominante del nuovo look e non potrebbe essere diversamente. In questa tinta è verniciato l'hard top "Bunker Top" della linea Suntop di Matteo Castelli, che con la sua forma squadrata offre una grande abitabilità interna e grazie al profilo posteriore fastback slancia la linea del JK senza pregiudicarne più di tanto la capacità di carico sul tetto. Inoltre, è dotato di tetto apribile manualmente. Tra i pregi del Bunker Top ci sono sicuramente la sua robustezza, garantita dall'appoggio diretto sulla roll-bar, e la predisposizione per il montaggio delle barre portatutto sul tetto, grazie alle due canaline superiori. In alternativa all'hard top si può montare il soft top "Ultimate Top Cargo", perfetto in estate, e per questo JK è stato scelto dello stesso colore di quello dello storico Ci Golden Eagle. Non è un caso quindi se sul cofano campeggia una grande aquila dorata con ai lati le scritte Golden Eagle nel carattere originale; uno stile simile è stato poi utilizzato per la scritta Suntop su entrambe le fiancate. Infine, i cerchi Black Rock 8x17", che montano pneumatici Hankook Dynapro MT35x12,50 R17, hanno lo stesso accostamento cromatico nero e oro della carrozzeria. La calandra del radiatore è stata verniciata in grigio antracite opaco e si integra perfettamente con il paraurti per uso gravoso Suntop, predisposto per alloggiare il verricello elettrico e completo di piastra di protezione inferiore. Le estremità del paraurti sono rastremate verso l'alto per consentire di "attaccare" gradini e rocce senza alcuna interferenza per le ruote anteriori. II paraurti posteriore è invece firmato Rock's 4x4, così come il cancello posteriore per il trasporto della ruota di scorta, rinforzato e dotato di cerniere in alluminio ricavate dal pieno. Le pedane elettriche E-Board non sporgono affatto dalla sagoma laterale del veicolo e non pregiudicano né l'estetica né la mobilità. Un discorso a parte merita il reparto illuminazione, che sfoggia innanzitutto nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori JW Speaker a LED, così come i fendinebbia. Inoltre, una barra a LED Lazer da 28 elementi troneggia sopra il parabrezza, il terzo stop è anch'esso a LED, vicino al quale è stato montato un utile faretto da lavoro, e gli indicatori di direzione sono sostituiti dal kit bianco della Crown. L'abitacolo invece non ha richiesto molti interventi. II più appariscente è il rivestimento dei sedili con coperture Golden Eagle Edition, che richiamano la colorazione oro esterna. Sul "cielo" completamente foderato del BunkerTop è stata poi montata una barra polifunzionale per ancorare il CB o altri accessori da tenere a portata di mano. Inoltre, sul grande display della consolle centrale è possibile visualizzare gli eventuali ostacoli per ogni lato del veicolo, grazie alla visione perimetrale del sistema di telecamere esterne Bird View, selezionabili singolarmente. Infine, sul pianale, ai piedi dei passeggeri, si trovano nuovi tappetini a vaschetta a prova di fango.

 

TELAIO E SOSPENSIONI

Il telaio a longheroni longitudinali e traverse è rimasto invariato, mentre Mattouno è intervenuto drasticamente sul reparto sospensioni. Molle e ammortizzatori sono heavy duty dell'australiana Pedders Suspension e il kit completo offre un rialzo di 2 pollici. I puntoni di articolazione del ponte rigido e la barra Panhard sono regolabili e rinforzati e prodotti dalla Rough Country. All'avantreno troviamo anche un nuovo ammortizzatore di sterzo Rock's 4x4 e la barra stabilizzatrice ha nuove biellette, per compensare il rialzo dell'assetto. Anche i tubi freno sono allungati per assecondare la maggiore escursione delle sospensioni. Il ponte rigido anteriore è poi stato rinforzato esternamente nei punti di maggiore sollecitazione, nelle zone di ancoraggio delle ruote e in corrispondenza dell'attacco dei puntoni longitudinali. Inoltre, all'interno dei foderi è stato inserito un secondo tubo di rinforzo, per scongiurare qualsiasi flessione del ponte. Infine, per garantire la massima affidabilità nelle condizioni estreme, sono stati montati i semiassi anteriori RCV, dotati di un giunto omocinetico al posto di quello originario a crociera. I blocchi al 100% dei differenziali fanno parte della dotazione di serie, ma quello posteriore è stato aggiornato con l'upgrade più recente, per una maggiore affidabilità dell'innesto.

 

MOTORE

I 177 CV del quattro cilindri 2.8 turbodiesel sarebbero più che sufficienti, anche se superati dalla più recente versione da 200 CV. Per disporre di un motore più sfruttabile in fuoristrada si è comunque lavorato per migliorare l'erogazione, soprattutto ai bassi regimi. Gli interventi hanno interessato la centralina, il FAP e il terminale di scarico, ora di tipo sportivo, con il risultato di guadagnare coppia motrice e di raggiungere i 205 CV di potenza massima. I bollenti spiriti del motore sono tenuti a bada dal radiatore del liquido di raffreddamento maggiorato, realizzato in alluminio dalla Rock's 4x4, davanti al quale è stata inoltre applicata una griglia protettiva per fermare i rami e il pietrisco. Un secondo radiatore, con capacità di 450 grammi, è collegato al cambio per mantenerne costante la temperatura d'esercizio. Infine, grazie al modulo ProCal per la gestione elettronica, sono possibili numerosi settaggi che ottimizzano il funzionamento del Wrangler: si può ricalibrare il contachilometri e il cambio automatico in funzione della misura dei pneumatici maggiorati, tarare il regime del minimo per l’uso Col verricello elettrico, modificare l'intervento dell'ESP, ritarare il sensore TPMS della pressione pneumatici in base alle proprie esigenze. Infine, la batteria è stata sostituita con una Deka Intimidator da 100 Ah, dalla struttura solida e a prova di vibrazioni, capace di fornire un'elevata energia di spunto da -40°C a +40°C.

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