JEEP® CHEROKEE OVERLAND

Guida SUV
01/05/2019

JEEP®CHEROKEE OVERLAND

La versione di punta della gamma offre un buon equipaggiamento di serie e finiture di qualità insieme con doti fuoristradistiche interessanti specie nella versione Active Drive II. Moderato l’aggiornamento estetico introdotto con il model-year 2019



Più prestigio nello stile e negli equipaggiamenti. Più eleganza e più cura nelle finiture. Il modello 2019 della Cherokee Overland si distingue per i cerchi in alluminio lucido da 19", per le fasce in tinta carrozzeria e per il tetto panoramico CommandView con doppi vetri apribile elettricamente, dotazioni specifiche dell'allestimento di punta insieme con i morbidi sedili ventilati in nappa di elevata fattura, la plancia rivestita in pelle, il volante riscaldabile con inserti in legno Zebrano e i sedili posteriori riscaldati.

4X4 ANCHE CON LE RIDOTTE


E un motore aggiornato, con 194 CV e 450 Nm di coppia massima, valido sia nelle lunghe percorrenze autostradali sia nel lento incedere in fuoristrada e ben accoppiato alla trasmissione automatica a 9 rapporti, di serie sulle Overland. Ne parliamo al plurale perché in realtà di Overland ce ne sono due: quella in prova, con il sistema di trasmissione Active Drive I, e quella più specializzata per il fuoristrada, con l'Active Drive II che prevede riduttore e limitatore-regolatore di velocità in discesa (disponibile a 1.000 euro in più).

STILE AGGIORNATO


La rinnovata Cherokee si dà arie di auto "importante": il frontale sfoggia una fanaleria a LED più imponente, ai lati del cofano in alluminio che ospita il tradizionale motivo a barre verticali impostosi ormai come la firma delle Jeep® dai tempi della Willys. Ridisegnata è anche la coda, con i gruppi ottici a LED incastonati tra lunotto e zona metallica del portellone. Il profilo è più o meno lo stesso rispetto al modello introdotto nel 2015 e ancora apprezzato. Pur comparabile per formato alle BMW X3, alle Audi Q5 e alle Mercedes-Benz GLC, la Cherokee tiene a segnare le distanze perché soprattutto in questo allestimento sottolinea la sua più spiccata vocazione da offroader.

DETTAGLI DI FINITURA PIÙ CURATI


All'interno la Jeep® di stazza medio-superiore conserva la struttura della serie precedente ma si aggiorna profondamente nel sistema di infotainment Uconnect di quarta generazione, con monitor tattile a colori da 8,4 pollici, Bluetooth, radio DAB, protocolli Apple CarPlay e Android Auto e sistema di navigazione con mappe 3D, infotraffico, comandi vocali e ripetizione delle indicazioni sul display centrale della strumentazione (mancano però head-up display, hotspot Wi-Fi e ricarica wireless del cellulare). Ben 4 le prese USB, di cui 2 per la sola ricarica delle batterie degli smartphone. Pregevoli gli inserti laccati neri sulla consolle, sul tunnel di trasmissione e sulla corona del volante, che è parzialmente in legno, specifica della versione Overland. I sedili sono rivestiti in pelle; quelli anteriori sono riscaldabili e ventilati. Il divano posteriore è sdoppiato in due parti asimmetriche (60%- 40%) scorrevoli per 15 cm e con schienali ribaltabili separatamente. Comando elettrico per il portellone posteriore, apribile elettricamente da dentro e da fuori.
Il livello di finitura è complessivamente buono: notevoli i rivestimenti dei sedili e della plancia, migliorabili alcuni dettagli relativi al trattamento delle plastiche, specie nelle zone meno visibili. Il climatizzatore bizona dispone di bocchette posteriori; la regolazione della temperatura è a scatti di 0,5°C.

TANTA COPPIAE UN GRAN BEL CAMBIO


Su strada i 194 CV del 2.2 litri turbodiesel common-rail si fanno sentire, forse meno dei 450 Nm di coppia massima che conferiscono un deciso allungo in tutti i rapporti. Da notare l'ottimo comportamento della trasmissione automatica a 9 marce che nel misto e nelle curve lente come in rotatoria non passa ai rapporti superiori per favorire il controllo dell'auto. Complice il peso piuttosto elevato (1.953 kg) e la profilatura aerodinamica non proprio esemplare, il consumo non è da record: i 15 km/litro sono un risultato raggiungibile nei percorsi extraurbani affrontati a velocità costante, tra i 90 e i 110 km/h, allineato al dato dichiarato (6,6 litri ogni 100 km), ma in città e ai 130 km/h autostradali le percorrenze scendono a 12-13 km/litro. Da segnalare le migliorie apportate al 2.2 litri Multijet in termini di controllo delle emissioni inquinanti: ora ci sono due catalizzatori selettivi SCR (con serbatoio di AdBlue da 15,7 litri) di cui uno integrato nel filtro antiparticolato.

COMPORTAMENTO TURISTICOE BUONA ASSISTENZA ALLA GUIDA


Su strada si apprezzano i freni potenti e resistenti alla fatica e il comportamento dinamico sicuro e prevedibile; la Cherokee mostra un'indole turistica, complici il servosterzo elettrico che fornisce una risposta fin troppo artificiale e l'assetto morbido. Avvertibile la sonorità del motore al minimo e sotto sforzo, mentre ad andatura stabilizzata l'insonorizzazione appare molto valida a tutto beneficio del comfort di viaggio.
Quanto alle dotazioni di sicurezza e di assistenza alla guida, si segnalano la frenata automatica d'emergenza, il mantenimento della corsia di marcia (un po' brusco), il monitoraggio del traffico posteriore e degli angoli bui dei retrovisori esterni e il sistema di parcheggio automatico. Scarica PDF